Le pubblicità che ci amano


Non c'è un messaggio più ipocrita che quello pubblicitario. Esso cerca di stimolare o generare un desiderio, entrando con forza e spesso senza permesso nell'intimità di chi lo ascolta. Oggi gli spot sono imbastiti di termini e scene che hanno poco a che vedere con l'utilità del prodotto, ma tendono ad imprimere il loro marchio attraverso esperienze emotive. La TV sembra ancora il loro mezzo prediletto, soprattutto da quando i contenuti della stessa sono sempre meno razionali e più volti ad alienare emotivamente i telespettatori, a generare in loro una realtà parallela che vivono nei reality e nei salotti della cronaca e del gossip.


Se i palinsesti fossero divulgatori di cultura e conoscenza, i messaggi pubblicitari verrebbero razionalmente interpretati e quindi neutralizzati nei loro effetti attesi, sembrerebbero ipocriti e bugiardi, provenienti da fonti che ci amano nella nostra veste di consumatori impulsivi, ma ci odiano quando scegliamo con razionalità e per il nostro bene.
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